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L'orientamento cognitivo-costruttivista ed evolutivo in Psicoterapia
L’orientamento cognitivo-costruttivista è un orientamento cognitivo-comportamentale cosiddetto di terza generazione (prima abbiamo avuto i comportamentisti puri e i cognitivo-razionalisti), in cui – finalmente – le emozioni e le relazioni trovano ampio spazio.
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Essere in un’ottica costruttivista significa partire dal presupposto che la percezione del mondo è sempre anticipata da noi, che vediamo ciò che il nostro filtro ci fa vedere. Ogni nostro atto percettivo è un atto costruttivo. Le definizioni che diamo della realtà costituiscono La Realtà.
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Ciascuno ha in sé una mappa del mondo che però non è il mondo. Quindi esistono tante versioni della realtà e del mondo quante sono le persone.
"Tutto ciò che è detto, è detto da un osservatore"
- H. Maturana -
G. Liotti e V.F. Guidano, genitori sensibili della svolta relazionale nella Psicoterapia cognitiva
Quanto più si considerano oggettive le proprie percezioni, idee e convinzioni tanto più si può provare disagio. La Psicoterapia Costruttivista lavora su questo.
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L’aspetto evolutivo si riferisce invece alle strategie messe in atto da ciascuno sulla base delle esperienze di attaccamento avute con le figure significative e che indirizzano verso specifici atteggiamenti e modi di entrare in relazione con gli altri.
La relazione terapeutica crea uno spazio condiviso emotivamente significativo, contribuendo a mettere in luce questi aspetti e offrendo la possibilità di attuare un’esperienza di attaccamento più funzionale e sicura.
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